Le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia su Tony Marciano

Le dichiarazioni rese da MONTELLA Alessandro (interrogatorio del 13.04.2012):
A d. r.: “conosco un cantante di canzoni napoletane di nome “Tony Marciano “, di Torre Annunziata. E’ un cantante che si esibì anche durante il pranzo nuziale del mio matrimonio, in un ristorante a sant ‘Egidio del monte Albino, il 7 ottobre 1999. Fu proprio Franco Genovese, “cardarella”, in quell’occasione, ad ingaggiare questo cantante ed altri musicisti, facendomi in tal modo il “regalo” per le mie nozze. So che questo “Tony Marciano” è un forte simpatizzante del dan ‘Gionta “. Dico questo perché durante le feste
patronali di Torre Annunziata, si organizzano dei concerti proprio fuori la “chiesa dell ‘Annunziata “, ovvero nelle immediate adiacenze di ‘palazzo Fienga “. Per queste ragioni, se non c ‘è l’autorizzazione dei Valentini “, i cantanti non possono esibirsi, anzi sono proprio i “Giontiani” ad occuparsi, anche se non so bene in che modo. di chiamare i cantanti che dovranno poi fare i concerti. Un altro palcoscenico per l ‘esibizione dei cantanti, durante queste festività, viene montato nei pressi della ‘Salera “, nelle immediate
vicinanze del “ponte ferroviario” dal lato di largo Pescatori, quindi nelle vicinanze della ‘piazza” di spaccio gestita dalla “cinese “, di cui ho già parlato nel corso dei precedenti interrogatori. Questo “palco”
viene organizzato e gestito direttamente da persone che rappresentano una “costola” del dan “Gionta tra i quali Sperandeo Raffaele, alias “putrusino “, Giuseppe Cirillo, alias ‘Peppe ‘o caprone “, e altri
soggetti di cui ora non ricordo i nomi, ma di cui ho parlato nel corso dei miei precedenti interrogatori.
Ricordo che io stesso, durante uno di questi concerti, a piazza dell ‘Annunziata, nel 2003 o nei 2004, mentre ero assieme a mia moglie, sentii “Tony Marciano” dedicare un brano alla “signora Gemma “, rjferendosi
evidentemente alla signora Gemma Donnarunima e un ‘altra canzone la dedicò a “Pasqualino “, così rferendosi a Pasquale Gionta. Questo “Tony Marciano” era invitato ogni anno a tenere questi concerti.
Lui si esibiva sia sul palco montato nei pressi “dei! Annunziata” che in quello allestito alla “Sa/era “. So che questo “Tony Marciano” è unforte assuntore di cocaina “.
A d. r.: “non so dire se “Tony Marciano” sia coinvolto egli stesso nello spaccio e nel traffico della droga “.
A d. r.: “ricordo che “Tony Marciano” si esibì durante i banchetti di nozze delle figlie di Vigilo Carmela, ossia Rosa Cipriano e sua sorella “Rusella” Cipriano. Questa Vigilo Carmela è imparentata a Gionta
Valentino senior, in quanto la mamma della Vigilo era la cugina del padre di Gionta Valentino. La Vigilo è inserita a pieno titolo nel dan “Gionta “, del quale è un ‘esponente di spicco, occupandosi del traffico internazionale di sostanze stupefacenti, del riciclaggio di danaro “sporco” - anche attraverso i frate/li “Ragosta” di san Giuseppe Vesuviano - e dell’usura. Vigilo Carmela è, in particolar modo, collegata in questi traffici illeciti a Ernesto Gionta, fratello di Valentino, quest ‘ultimo capo e fondatore dell ‘omonima
cosca. Ritornando a “Tony Marciano “, sapevo che lo stesso era invitato ad esibirsi in tutte le feste dei personaggi inseriti o comunque collegati al dan “Gionta” e a/lefamiglie “De Simone” e “Taniarisco”.

Le dichiarazioni rese da SAURRO Vincenzo (interrogatorio deI 19.04.2012):
E’ un cantante molto noto a Torre Annunziata ed è un •‘habitué” delle feste degli esponenti della criminalità organizzata di Torre Annunziata,
in cui viene costantemente chiamato ad esibirsi. Nel corso di un precedente interrogatorio io ho consegnato alla S. V. alcuni DVD relativi alla comunione dei miei due figli. In quello relativo al rinfresco è riprodotta anche l´esibizione di Tony Marciano la cui performance costitui il regalo che Amoruso Francesco ) esponente del dan “Gionta” e componente del relativo “gruppo difuoco “, fece ai mnieifigli. Ne/i ‘occasione ricordo che “Tony Marciano” cantò i brani musicali dell ‘ultimo suo CD, che venne pubblicato a spese proprio di Amoruso Francesco, alias “‘a vicchiarella “. Il “Tony Marciano” è, da anni, un tossicodipendente, in particolare un forte assuntore prima di cocaina da sniffare e poi di “crack “. Tutti noi
del dan “Gionta “, che lavoravamo nel campo de/la droga, eravamo soliti regalare de/le dosi di droga a “Marciano “, che spesso veniva fatto oggetto di analoghe attenzioni anche dai fratelli Casi/lo, Francesco e Aniello, soprannominati “‘a vurzella “, oltre che dal nipote di questi ultimi, cioè Aniello Casillo.
A d. r.: “che io sappia, almeno fino a quando sono rimasto a Torre Annunziata, questo “Tony Marciano”
non era a sua volta coinvolto nello spaccio o nella vendita di droga.
“Tony Marciano” si esibiva, assai spesso, anche nei concerti “in piazza “, in occasione della festa patronale di Torre Annunziata dei/a “Madonna della neve “. Si tratta di una festa in cui il dan “Gionta” ‘entra” pesantemente in quanto la cosca impone il “pizzo” sia alle imprese che installavano le lumninarie, sia ai gestori delle ‘bancarelle” in cui si vendono panini, dolciumi, cibarie e giocattoli. E’ sempre il dan “Gionta” a decidere quali cantanti devono essere invitati e quali no e, questo, perché la festa della
Madonna della neve” si celebra proprio nella zona dell’ “Annunziata “, ossia nel quartiere che costituisce la storica “roccaforte” dei ‘ Valentini “. E’ sempre il dan “Gionta” a provvedere, poi, al pagamento dei cantanti. Spesso accade che questi ultimi vengono ricompensati, oltre che con somme di denaro, anche con quantitativi di “cocaina “. Tra i soggetti che venivano ricompensati con la cocaina c ‘era, appunto, questo
“Tony Marciano “. Attualmente, so che questo “Tony Marciano” ha stretto una relazione sentimentale con la figlia della “cinesa “. ovvero con la donna di cui alla foto n. 4. Con rjferimento alle estorsioni imposte
agli ambulanti in occasione delle festività della “Madonna della neve “, evidenzio che quello che “gestiva” il tutto era Guarro Liberato, alias “baduccio “.
omissis...

Si dà lettura delle generalità dei soggetti riprodotti nel primo album fotografico mostrato al Saurro:
omissis...
15. MARCIANO Ciro, nato a Torre Annunziata il 21luglio 1965;
Le dichiarazioni rese da LUPPO Michele (interrogatorio del 03.05.2012):
foto n. 15: “riconosco “Tony Marciano “, cantante “neomelodico” di Torre Annunziata e grosso consumatore di cocaina. Proprio per questo suo vizio mi è capitato di vederlo sovente presso tutte le “piazze” di spaccio di cocaina attive a Torre Annunziata, sia quella dei “Tamarisco “, sia quella di
“Vicienz’ quarantuno “, che dei “Gionta “, che dei “quagli quagli “. Era un cantante che interveniva sempre alle feste organizzate a Torre Annunziata, in special modo quelle organizzate da persone legate in una
3 qualche maniera ai vari dan sia che si trattasse di feste private che di piazza Le sue performnance canore venivano pagate con la cessione di quantitativi di cocaina. Mi risulta che questo cantante abbia pure
interpretato brani musicali che erano stati scritti da “Vicienz’ quarantuno” e che avevano ad oggetto “storie di carcerati “. “Vicienz’ quarantuno “, ovvero Gallo Battipaglia Vincenzo, era l’autore di questa
canzone che venne interpretata, in un “duetto “, da questo Tony Marciano e da un altro cantante che si chiama “Gigi” De Falco, che è il fratello di Tiziana De Falco, donna sposata o convivente con De Lavale
Aldo.
A d. r.: mi risulta che i costi relativi alla pubblicazione del lavoro discografico del predetto “Gigi” De Falco siano stati pagati da ‘Vicienz’ quarantuno ‘. In questo disco c ‘era appunto la canzone interpretata da
De Falco e Marciano e scritta da Gallo Battipaglia. Fu proprio quest ‘ultimo che ebbe I ‘idea di far interpretare questo brano a tutti e due i cantanti. In questa maniera egli intendeva favorire il De Falco fricendolo affiancare da un altro interprete più quotato a Torre Annunziata. La questione relativa al
pagamento di questa incisione a me risulta perché era sempre mio cugino Guida Nicola che mi raccontava, nel dettaglio, tutte le vicissitudini che accadevano nell ‘ambito del dan a cui noi stessifacevamo rferimento
e, soprattutto, perché io ero presente in casa di” Vicienz’ quarantuno” quando venne affrontato quest’argomento.
omissis...
Si dà lettura delle generalità dei soggetti riprodotti nel primo album fotografico mostrato al Luppo:
omissis...
15. MARCIANO Ciro, nato a Torre Annunziata il 21luglio 1965;
Le dichiarazioni rese da NASTO Aniello (interrogatorio del 07.05.2012):
foto n. 15: “è un cantante “napoletano” che si chiama “Tony Marciano “. E’ un grosso assuniore di cocaina Io stesso I ho chiamato per cantare alla frsta per la comunione dei miei figli nel 2002 e / ho 3 pagato consegnandogli 3/4 grammi di cocaina. Lui spesso è stato chiamato anche ad esibirsi, anche insieme ad altri cantanti “neomelodici “, in occasione del concerto “in piazza” che sifaceva il 5 agosto, per la festa della “Madonna della neve “, oppure in occasione della festa di san Francesco, che si teneva in largo Genzano. L ‘organizzazione dei concerti che si tenevano in queste occasioni e la selezione dei cantanti da invitare era delegata, dal e/an “Gionta “, a “Peppe ‘a turba “, cioè Giuseppe Donnarumma e a lapicca,
persona che ho riconosciuto anche fotograficamente in un mio precedente verbale ma del quale, al momento, non mi sovviene il nome. Posso dire, riguardo a quesi ‘ultima persona, che gestiva un bar ubicato
all ‘interno dell’ospedale di Torre Annunziata. Donnarumma e lapicca per contattare i cantanti prescelti, si rivolgevano a Giuseppe Sorrentino, che aveva un negozio di dischi all “Annunziata” ed era soprannominato
“Peppe ‘a musica “. I cantanti che venivano chiamati ad esibirsi nelle feste predette venivano poi pagati o in denaro o con cocaina. Durante queste feste “di piazza “, che venivano organizzate dal dan per
accaparrarsi il favore popolare venivano allestite anche le bancarelle sulle quali venivano venduti 3 giocattoli, dolciumi e cibarie, sia le luminarie. Non mi risulta che i gestori di queste “bancarelle” venissero
sottoposti al pagamento del “pizzo” da parte del dan in cui io militavo, anche perché il “posto” veniva loro assegnato dal Comune. Mentre invece posso affermare, senza tema di smentite, che coloro che allestivano le
luminarie erano da noi taglieggiati.